Il Consorzio dei Produttori del Peperoncino di Calabria nasce nel 2016 per volontà di Pietro Serra, che ne ha sostenuto l’attività e tuttora ne è il promotore in qualità di Presidente.

Alla costituzione del Consorzio ha contribuito un gruppo di aziende agricole da tempo dedite alla coltivazione di peperoncino, imprenditori e professionisti della Regione Calabria con la finalità di produrre ortaggi di qualità ed in particolare di valorizzare il peperoncino, tutte le sue lavorazioni e i suoi impieghi o utilizzo, a livello nazionale ed internazionale attraverso la produzione di un’“Agricoltura di Qualità”.

Attualmente il Consorzio è costituito da più di 40 soci, tra cui aziende agricole e di trasformazione del prodotto, localizzate in tutto il territorio della Regione Calabria.

I metodi di coltivazione utilizzati dalle aziende aderenti al Consorzio ci permettono di differenziare le produzioni e di fornire prodotto convenzionale, sostenibile e biologico coprendo così le diverse esigenze di mercato.

Mission

L’obiettivo principale che il Consorzio si pone è quello di diffondere, valorizzare e commercializzare il peperoncino di Calabria facendo sì che le peculiarità di questo prodotto vengano esaltate e messe in luce agli occhi dei consumatori più attenti alle produzioni agricole di qualità. Per poter ottenere tali risultati è ormai consapevolezza acquisita che non si può prescindere da un prodotto di qualità e da una stretta e fattiva cooperazione inter-aziendale.

A tal fine il Consorzio si propone di:

  • Tracciare il prodotto, lungo tutta la sua filiera, attraverso tecniche analitiche innovative che permettano la certificazione di origine del prodotto al fine di smascherare quei fenomeni imitativi del Peperoncino di Calabria che sempre di più in questi ultimi anni sono aumentati;
  • Sviluppare, consolidare la conoscenza ed aumentare il consumo sia a livello locale che nazionale ed estero del peperoncino di Calabria attraverso una serie di politiche di comunicazione e marketing che verranno mirate su target diversi;
  • Strutturare le aziende consorziate in nuovi modelli associativi che permettano maggiore sinergia ed efficienza produttiva;
  • Creare filiere corte che garantiscono un prodotto più controllato, di qualità e a costi più bassi;
  • Certificare il prodotto, secondo standard internazionali, per offrire al consumatore una ulteriore garanzia di qualità e controllo.